Sei in >> 1964 - 2014: Cinquantesimo della rivista Leonessa e il suo Santo
1964 - 2014: Cinquantesimo della rivista Leonessa e il suo Santo
"Lu Bullettino portatore de Leonessanità" -
"Franciscu e Pippinu",
un pezzo della nostra storia
di Daniela Caretta
Quale migliore espressione
per festeggiare il
50° anniversario della
nostra cara Rivista di quella utilizzata
25 anni or sono da Marino
Boccanera che al suo
"Franciscu" faceva pronunciare
queste parole:
"A Leonessa solamente
dù cose hau duratu e durerau
ancora a lungu... San
Giuseppe nostru e lu Bullettino"
e ancora:
"se ... lu Bullettino è
portatore de Leonessanità, pure
nojari, che parlamo leonessano,
simo portatori de tantu valore".
C'è da scommettere che questo
lo pensasse anche Giuseppe Ciavarelli
quando creò nel primo numero di
"Leonessa e il suo Santo" la pagina in vernacolo
che per tanti anni è rimasta nel cuore
dei leonessani: "Franciscu e Pippinu", bandiera
di questa leonessanità. Grazie alla sua
inventiva e al suo entusiasmo quelle righe di
dialetto locale hanno fatto sorridere, riflettere
e suscitato l'interesse di tutti, divenendo
strumento, perché no, di interazione tra leonessani
residenti ed oriundi, nel perfetto
stile della Rivista.
Le vicende dei due compari
hanno trovato altrettanto validi interpreti
in Luca da Carpineto (1966-1967) e
Marino Boccanera prima (dal sett.-ott.1967
con un breve intervallo dei "ragazzi di Fonte
della Ripa" e di "Raf."), e in Alberto Rauco
poi (dal 1989), registrando ogni avvenimento
e contraddizione dell'attualità leonessana,
al tempo stesso sottolineando le tradizioni
e i valori genuini del suo popolo. La Rivista
è anche questo: attenzione all'aspetto
paesano e folkloristico.
Rileggendo quelle
pagine, spesso pungenti, si sorride, si prova
un velo di nostalgia e ci si stupisce di come
le situazioni inscenate, nate dalla fantasia di
abili ed arguti autori, paiano più che mai attuali.
Dopo anni di silenzio, "E' revinutu..."
Franciscu e Pippinu torneranno, seppur per
una breve comparsa, nel numero gennaiofebbraio
2006 grazie alla penna di Massimo
Coderoni.
Ad oggi si rileva una difficoltà per le nuove
generazioni nel parlare e ancor più nello scrivere
il dialetto leonessano, motivo per cui
l'ipotesi di un ritorno nel bimestrale della famosa
pagina appare sempre più lontana.