Editoriale n. 286 -gennaio - febbraio 2013  
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Leonessa e il suo Santo
gennaio - febbraio 2013


Impegno per il bene comune

di Anavio Pendenza


Oggi la stragrande maggioranza dei cittadini sente la necessità di riscoprire la Politica «giusta» per il bene del nostro Paese, non solo per l'avvicinarsi delle elezioni politiche e regionali, ma per il desiderio del bene comune. I cittadini sono stufi del continuo martellamento della parola «economia», vogliono invece vedere nei governanti non il potere, l'interesse privato, il clientelismo... ecc. , ma l'impegno per il bene comune, la moralità che è la madre di tutte le virtù. La causa della crisi economica che ha travolto l'Italia e mezzo mondo va ricercata essenzialmente nella perdita dei valori. In questo periodo storico domina il relativismo morale: tutto è lecito, tutto è possibile, non si fa più distinzione tra il bene e il male. È urgente quindi abbandonare l'economia impostata sul dare e l'avere, che ha come unico scopo il profitto che distrugge la persona umana imprigionandola in una vita senza speranza ove si adora soprattutto il denaro e i beni materiali. Oggi si trova solo il tempo per rincorrere le cose materiali e l'uomo vale per quello che riesce a fare.

La crisi sarà superata unicamente con il conseguimento del bene comune, inteso come ricerca del bene dell'uomo nella sua totalità, come promozione del benessere non semplicemente materiale ma innanzitutto relazionale e sociale, secondo il principio di sussidiarietà ben regolato dall'articolo 118 della Costituzione italiana il quale prevede che "Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà".

foto collecollato innevato
Collecollato

Questa breve riflessione mi consente di fare un confronto con la nostra piccola realtà leonessana. L'amministrazione, le istituzioni, le varie associazioni, enti preposti al servizio impiegano le loro energie per il bene di Leonessa. Manca semmai, a ciò che dicono e fanno, la passione. Manca soprattutto ai cittadini di vedere oltre le cose che fanno ogni giorno, oltre il loro orizzonte inquinato da chiacchiere, da giudizi e da pretese. Pochi sono coloro che si sporcano le mani per il bene comune, pochi fanno progetti per lo sviluppo del paese. Forse ci vorrà del tempo prima che si riesca a superare la vecchia mentalità comunista che considerava l'altro amico-nemico, per abituarsi al rispetto delle opinioni altrui. Leonessa custodisce un patrimonio straordinario di beni culturali e ambientali e da qualche mese il consorzio Turistico Leonessano ha presentato il "marchio di qualità territoriale"; il marchio è stato registrato e messo a disposizione delle aziende locali per caratterizzare le specialità alimentari, le produzioni tipiche e l'ospitalità del territorio leonessano. E così Leonessa risponde alla crisi economica con i fattori attrattivi che possiede, quali la coesione sociale, la salubrità dell'aria, il cibo buono e genuino. Questa piccola comunità di montagna non crede alle miracolose soluzioni dei suoi problemi ma si augura solo che con la prossima legislatura venga ripresa e approvata una legge organica per i comuni sotto i 5.000 abitanti che preveda un sistema integrato di finanziamenti, di incentivi, di defiscalizzazioni e di semplificazioni burocratico amministrative.
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