Editoriale n. 291 -novembre - dicembre 2013  
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Leonessa e il suo Santo
novembre - dicembre 2013


50° anniversario della rivista "Leonessa e il Suo Santo"

di Anavio Pendenza


Con il nuovo anno 2014 si festeggiano i 50 anni della rivista "Leonessa e il suo Santo". Prima di tutto ci complimentiamo con coloro che l'hanno ideata e diffusa non solo tra i leonessani in Italia ma anche tra i leonessani sparsi nel mondo: con Padre Andrea D'Ascanio, fondatore e primo direttore; con Don Giuseppe Chiaretti, insigne storico di Leonessa. Ma è ancora più doveroso ricordare chi è ritornato alla casa del Padre: Peppino Ciavarelli, creatore della rubrica "Franciscu e Pippinu", Don Antonio Conte, ricercatore del patrimonio artistico di Leonessa, Padre Antonio da Serramonacesca, Provinciale dei frati Cappuccini d'Abruzzo, che diede con somma soddisfazione il permesso di stampare la rivista e s'impegnò a scrivere pensieri spirituali sulle festività di san Giuseppe. Ricordiamo poi altri collaboratori: Don Giovanni Bertassi, Vincenzo Palla, Elido Dionisi, Mario Ranalli, Luigi Nonni, Marino Boccanera e molti altri che hanno lasciato la loro firma nelle varie rubriche della rivista: "Le Cronache", "Specola dei Poeti" , "In margine alla vita del Santo", "Storia locale", "Cosa ci scrivono", "Folklore leonessano", "Tradizioni".

quadro di Massimo Bigioni dedicato al cinquantenario di Leonessa e il Suo Santo Dopo Padre Andrea D'Ascanio nel settembre del 1965 Padre Mauro Coppari da Avezzano fu trasferito a Leonessa e per 35 anni lavorò infaticabilmente per la diffusione della rivista e per la conoscenza di San Giuseppe da Leonessa. Grazie a lui da tremila copie si arrivò a stamparne, negli anni novanta, circa settemila. E quando il 30 luglio del duemila lasciò questo mondo, qualcuno paventò la chiusura della rivista. Ma la rivista continuò a vivere perché le persone che erano state vicino a Padre Mauro assimilarono sia la sua fede nella Provvidenza, sia il suo instancabile entusiasmo per questa «familiare» voce di "Leonessa e il suo Santo".

Vorrei ora riportare alcuni brani di incoraggiamento e di ammirazione in occasione del venticinquesimo della rivista, perché quegli auguri continuano a fluire oggi come benedizione sulle persone che lavorano per "Leonessa e il suo Santo". Andrea D'Ascanio, così scriveva: L'idea della "rivistina" e della sua impostazione nacque proprio durante la preghiera che ogni giorno andavo a fare nel Santuario, e credo che non esagero se parlo di miracolo: stamparne 3.000 copie in prima tiratura, in un territorio di 2.000 abitanti, è abnorme. A rigor di statistica equivale a una copia e mezzo per ogni residente, neonati inclusi. Penso che abbia fatto tutto lui, il glorioso concittadino che a tutti i concittadini - di fatto o in spirito - voleva far giungere il suo ricordo, la sua voce e il suo sorriso. A lui il mio grazie; a lui il posto d'onore, a lui il compito di ringraziare coloro che si sono prodigati perché il «bambino crescesse»; a lui la preghiera di «fortificarlo sempre nello spirito».

Luigi Del Vecchio, Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini d'Abruzzo, scriveva righe di felicitazioni e di auguri per i venticinque anni di vita della rivista: Ripercorrendo le 25 annate si nota una sostanziale fedeltà all'aspirazione originaria, nel progresso voluto dagli anni e consentito dalle possibilità, dirò anche quelle economiche garantite dagli affezionati lettori. Nella fraternità dei Cappuccini d'Abruzzo "Leonessa e il suo Santo" è ormai di casa, e si distingue, tra le numerose pubblicazioni che affollano la saletta di lettura, per una dote rara e apprezzabile: la puntualità. L'augurio di molti anni ancora, non vuol essere solo formale, ma esprimere stima e incitamento a un impegno che coniughi sempre serietà e rigore a semplicità e vivacità (anche nella veste tipografica e nelle illustrazioni) in un armonioso concerto di fede, cultura, storia e contemporaneità. Giulio Andreotti, Ministro degli Affari Esteri, così si rivolgeva al Direttore della rivista: Ho ricevuto la tua gentile lettera con le notizie relative alla rivista bimestrale "Leonessa e il suo Santo" edita sotto gli auspici del Padre Provinciale dei Cappuccini d'Abruzzo. Nell'esprimere il più vivo apprezzamento per aver organizzato nel giorno della festa patronale del Santo, una cerimonia celebrativa dei primi 25 anni di vita del bollettino, formulo i migliori auspici per l'attività futura della rivista in particolare a Padre Mauro, Padre Anavio Pendenza che ne sono gli animatori ed a tutti i collaboratori. Mi rammarico che inderogabili impegni non mi consentano di partecipare all'avvenimento ed invio comunque i più devoti e cordiali saluti ai Padri Cappuccini e a tutti gli abitanti di Leonessa.

Galafro Conti, Sindaco di Leonessa, considerava "Leonessa e il suo Santo" uno degli innumerevoli miracoli di san Giuseppe. E così concludeva nella sua lettera che inviò alla Redazione: L'Amministrazione Comunale ha voluto dare gran rilievo a questo avvenimento ed ha coinvolto tutti gli enti sovracomunali dalla Camera del Commercio all'Ente Provinciale del Turismo, dalla Comunità Montana alla Unità Sanitaria di Rieti, dalla Provincia alla Regione fino alla Presidenza del Consiglio; perché la nostra rivista che ha raggiunto ormai un alto livello tipografico ed un numero elevato di abbonati e che è riuscita a riunire migliaia di leonessani sparsi in tutto il mondo, è pronta per fare il salto di qualità e lanciare messaggi più vasti, direi quasi universali, e deve essere in grado di inserirsi in una problematica più complessa che possa avere come obiettivo finale l'assoluto. "Leonessa e il suo Santo" se non ci fosse, sarebbe difficilissimo crearla; perciò diamo tutti un contributo per tenerla in vita per un numero illimitato di anni; e voglio concludere ringraziando tutti coloro che in questi anni e in qualunque modo hanno dato una mano, ma un plauso particolare va a Padre Mauro e Padre Anavio che hanno fatto crescere questa rivista e la portano avanti in maniera veramente egregia.

Dopo aver letto questi brani che ci hanno fatto rivivere lo zelo dei direttori, dei redattori e dei collaboratori della rivista ora dobbiamo riprendere la marcia e superare molte difficoltà specialmente quelle legate alla crisi dell'editoria cartacea in Italia. Nel 2011, in seguito all'aumento delle tariffe di spedizione postale, abbiamo tagliato circa 3.000 indirizzi di quei lettori che da anni non sostenevano più la rivista. Ma non ci scoraggiamo perché siamo sostenuti dalla stragrande maggioranza dei lettori e siamo convinti di poter diffondere il messaggio di san Giuseppe e di lavorare per il bene comune di Leonessa. Se sono stati molti i progressi della rivista, sono ancora molte le sfide per migliorarla. Vorremmo, ad esempio, attivare dibattiti, dialoghi costruttivi, eliminare polemiche, rivendicazioni di parte; ma abbiamo bisogno di persone disinteressate, informate e preparate. Vorremmo far conoscere di più il nostro Santo e Leonessa; ma per raggiungere questo scopo così fondamentale abbiamo bisogno di "innamorati" del Santo e di Leonessa.

Che la rivista possa essere un mezzo per costruire relazioni, dare speranza, far crescere Leonessa in tutti gli ambiti della vita. Il che è molto difficile conoscendo la realtà del paese. Cari lettori, ricordatevi di san Giuseppe che vi aiuterà sempre! Anche quest'anno, riceverete con questi numero, il calendario di "Leonessa e il suo Santo". Per il 2014 abbiamo scelto di accompagnare i mesi e i giorni dell'anno con immagini delle bellezze paesaggistiche e con alcune opere d'arte che arricchiscono Leonessa e che sono un richiamo di turisti. Un immenso grazie allo staff redazionale e a chi ci invia articoli, apporti culturali, curiosità, opinioni che trovano spazio nella nostra rivista.

Che il Signore, per l'intercessione di san Giuseppe, ci accompagni ogni giorno con la sua benedizione e ci faccia sempre lavorare per il bene comune.




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