Indulgenza plenaria per l'anno giubilare    il logo del centenario

INDULGENZA PLENARIA
PER L'ANNO GIUBILARE

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"E' dottrina divinamente rivelata che i peccati comportino pene inflitte dalla santità e giustizia di Dio, da scontarsi sia in terra, con i dolori, le miserie, e le calamità di questa vita e soprattutto con la morte, sia nell'aldilà, [in Purgatorio], anche con il fuoco e i tormenti o con le pene purificatrici. ..." "E' da considerare che tutti gli uomini peregrinanti sulla terra ogni giorno commettono peccati almeno leggeri; di modo che tutti hanno bisogno della misericordia di Dio per essere liberati dalle conseguenze penali dei peccati. ...".

"L'Unigenito Figlio di Dio, infatti,... ha procurato un tesoro alla Chiesa militante - Si sa che di questo tesoro costituiscono un accrescimento ulteriore anche i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti - e lo ha affidato al beato Pietro, clavigero del cielo e ai successori di lui, suoi vicari in terra, perché lo dispensassero salutarmente ai fedeli e, per ragionevoli cause, lo applicassero misericordiosamente a quanti si erano pentiti e avevano confessato i loro peccati, talvolta rimettendo in maniera totale [indulgenza plenaria], e tal altra in maniera parziale [indulgenza parziale], la pena temporale dovuta per i peccati".

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"Detta remissione di pena temporale dovuta per i peccati, già rimessi per quanto riguarda la colpa [con la Confessione], con termine proprio è stata chiamata "indulgenza". La Chiesa... con intervento autoritativo dispensa al fedele, debitamente disposto, il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi in ordine alla remissione della pena temporale. Il fine... è non solo di aiutare i fedeli a scontare le pene del peccato, ma anche di spingere gli stessi a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità, specialmente quelle giovano all'incremento della fede e al bene comune".

1. E' capace di lucrare indulgenze chi è battezzato, non scomunicato, in stato di grazia almeno al termine delle opere prescritte.

2. Per lucrare di fatto le indulgenze, il soggetto capace [il fedele], deve avere almeno l'intenzione di acquistarle e adempiere le opere ingiunte nel tempo stabilito e nel modo dovuto, a tenore della concessione. [C.D.C. CAN. 996]

"L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto la pena temporale dovuta per i peccati". [C.D.C. CAN. 993] "Ogni fedele può lucrare per se stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie". [C.D.C. CAN. 994].

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